domenica 13 febbraio 2011

Grazie di cuore


Signore, oggi è domenica, il tuo giorno.
Io sono contento di questa chiaccherata sul mondo dei poveri. E TU?





Anch'Io.
E grazie per le tue riflessioni, esse mi convincono sempre più della mia scelta:
'Il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo'.
E ancora una volta ti ricordo che se mi vuoi incontrare Io sono lì in mezzo a loro, anzi
Io sono uno di loro (Mt 25,31-45).






sabato 12 febbraio 2011

E i ricchi?

I valori, le "ricchezze" del mondo dei poveri, possono essere presenti anche nel mondo dei ricchi. Ci sono delle belle testimonianze. Ma il luogo più comune ove incontrare questi valori è il mondo dei poveri. I poveri non chiedono la eliminazione fisica o morale dei ricchi, non è nella loro natura escludere. Essi sanno accogliere anche i ricchi, con tanto che questi diano maggiore attenzione alla dignita e alle necessità delle persone più che alle cose e al denaro. Spesso desiderano che i ricchi si uniscano a loro per un mondo più giusto e fraterno.


Pure il mondo dei ricchi ha i suoi valori, come: organizzazione, efficienza, competenza, tecnologia, ordine...questi sono valori che, se non sono messi a servizio di un mondo solidale e fraterno, possono creare esclusione ed essere fonte di dominazione. Non si tratta di ricusare questi valori, anzi! Ma di collocarli a servizio del mondo dei poveri. La conversione delle persone ricche passa per la conversione ai valori tipici del mondo dei poveri e degli umili. E' un cammino lento, che richiede coraggio e fiducia, lasciando agire la grazia del Signore.

venerdì 11 febbraio 2011

Altre "ricchezze" del mondo dei poveri

Continua la nostra scoperta del mondo dei poveri, con le sue "ricchezze". Chi frequenta questo mondo spesso incontra:
- Compassione e dolcezza. Gli occhi dei poveri non si chiudono, ma si aprono verso coloro che vivono in situazioni simili o peggiori, e si riempiono di dolcezza solidaria.
- Convivenza con la natura. I poveri, soprattutto i contadini, hanno una relazione di convivenza e di rispetto verso la natura. Essa è la loro casa
- Speranza. I poveri sanno aprire cammini nuovi in mezzo a situazioni difficili. Essi sempre incontrano una soluzione per non cadere in disperazione. L'ultima loro parola è sempre di speranza.
- Apertura all'ALTRO'. Per la disponibilità ad accogliere e per vivere con poco senza attaccarsi alle cose, il povero vive con maggiore intensità la presenza di Dio. L'esperienza religiosa è qualcosa di normale, quasi naturale nella sua vita. Per loro Dio è il senso ultimo e definitivo della vita.

giovedì 10 febbraio 2011

Le "ricchezze" del mondo dei poveri


Ecco alcune "ricchezze" del mondo dei poveri, quando in questo mondo regna lo Spirito:
- Condivisione. Vi sono poveri che sanno condividere non solo il superfluo, ma anche il necessario; che sanno condividere con tutti, soprattutto con chi ha meno.

- Gratuità. E' dare con amore e per amore, senza esigere ricompensa e senza secondi fini.

- Apertura all'altro. L'altro non è un estraneo; esso, anche se non conosciuto, è ben accolto nella casa del povero.


- Realismo. Il povero colloca la vita a l di sopra e prima delle idee. Parte dalla realtà e non dalle leggi o da schemi prefabbricati. E' una persona concreta, per la quale la vita è più
importante di tutto.


- Fermezza e perseveranza. I poveri, soprattutto le donne povere, sanno affrontare situazioni difficili e quasi impossibili, senza cadere nella disperazione.


- Festa. E' far festa alle persone, perché esse sono più importanti delle cose. E' collocare i beni materiali a servizio delle persone. I poveri, anche in situazioni difficili, manifestano energie festive impressionanti.


- Impegno per un mondo giusto e fraterno. Il povero non pensa solamente a se stesso, unisce il suo dolore e le sue aspirazioni al dolore e alle aspirazioni di altri. Non vuole essere felice da solo, ma esige giustizia e libertà per tutti.

mercoledì 9 febbraio 2011

Il valore del povero


Oggi ho aperto il Libro della Vita e ho guardato al povero come una persona con dignità e portatrice di valori, capace di seguire lo Spirito. Guardando a lui come 'povero in Spirito' molti di noi sperimentano che esso è beato perchè nel suo vivere possiamo incontrare la testimonianza di una vita semplice e sobria, capace di condivisione e apertura, una vita di donazione, di resistenza e di coraggio. Anche Gesù ha vissuto una vita semplice, conforme il 'povero in Spirito'; anzi è Lui, per eccellenza, il 'Povero in Spirito'. Perciò essere 'povero in Spirito' è vivere una esistenza umana nello stile di Gesù, è vivere i valori profondamente umani, tipici del mondo dei poveri. Poiché il povero, che si lascia guidare dallo Spirito, è anzitutto un portatore di valori umani. E' solo convivere e contemplare il mondo dei poveri per scoprire questi valori.

martedì 8 febbraio 2011

Le mille spiegazioni...


Ma ora affido a te il compito di cercare mille spiegazioni, esse sono importanti per Me, per capire se riesci a comprendere le mie scelte. Ti ascolto.

"Signore, non è facile questa impresa. Confrontarsi con Te è sempre un mistero. Ma mi faccio coraggio e apro il libro sacro della Parola e il libro sacro della Vita.

Nel libro della Parola ho letto che, per la saggezza popolare, il povero è beato perché Tu sei il suo difensore e il suo protettore. Nel libro dei Proverbi, infatti, si dice di non depredare il povero, perché egli è povero, e non affliggere il misero in tribunale, perché il Signore difenderà la loro causa e spoglierà della vita coloro che li hanno spogliati (Pr.22,22-23). E la bocca della profetessa Anna afferma che Tu sollevi dalla polvere il misero, innalzi il povero dalle immondizie, per farli sedere insieme con i capi del popolo e assegnar loro un seggio di gloria (1 Sam 2,8).

Inoltre i tuoi primi discepoli e discepole affermano che il povero è beato perché è lui il primo destinatario della Buona Notizia, e l'invitato privilegiato nella costruzione del Regno. Felici sono i poveri perché il regno di Dio è con loro, è loro, è dalla loro parte, e loro possiedono migliori condizioni di realizzarlo lungo il cammino della storia. Essi sono felici perché possono essere soggetti storici della costruzione di quel Regno di Dio che è regno di vita piena, di vera libertà, di tavola abbondante per tutti, di dignità, di comunione fraterna; è il regno dell'abbraccio e del perdono, dove possono entrare solamente persone umili, sincere e trasparenti; è il regno dove Dio è accolto e amato come il Trascentente che non si lascia manipolare e come il Liberatore che ci fa uscire da ogni schiavitù (Lc 6,20-23: Mt, 5,3-9).

lunedì 7 febbraio 2011

Ma perché i poveri sono beati



Ma perché i poveri sono beati, e sì che i loro volti non sono molto simpatici, e i loro sguardi non sempre accattivanti.

Quante pagine sono state scritte per cercare di spiegare e a volte amenizzare quest'affermazione di Gesù. Forse non è una frase da spiegare, ma solo parole da accogliere e custodire nel profondo del nostro cuore. "Signore, fammi capire perché il povero è beato ; egli è più buono, più disponibole? O Tu con un tocco magico sai trasformare la sua povertà in ricchezza e il suo dolore in gioia?"

"Amico mio, non so spiegartelo e non sono capace di tanti ragionamenti. Posso solo dirti che sono sceso dal mio trono regale e mi sono seduto in mezzo a loro, ho ascoltato le loro parole e i loro lamenti, ho visto con i miei occhi le loro sofferenze, e ho scelto di camminare con loro (Es. 3,7-9)
Ora voglio percorrere quotidianamente le strade del mondo circondato da loro, poiché desidero stringere loro le mani, asciugare le loro lacrime e, sorridendo, dire loro: "Il Signore è con voi!"

mercoledì 2 febbraio 2011

PERCHE' I POVERI SONO BEATI?



Una domanda non semplice, che mi è stata fatta in questi giorni. In questa settimana, pezzetto dopo pezzetto cerco, durante questa settimana, qualche idea e qualche suggerimento.
Vuoi accompagnarmi?


"Beati i poveri, perché vostro è il Regno di Dio" (Lc 6,20).


Che frase fuori di moda! Sicuramente, quel giorno, tra la folla che ascoltava Gesù, c'era un contadino che aveva perso la sua terra, invasa dalle legioni romane. Quel pezzetto di terra permetteva alla sua famiglia di vivere in pace. E ora? Accanto a lui si trovava una mamma con due bambini in braccio, giovane sposa abbandonata dal marito e ora senza un pezzo di pane da dare ai suoi figli. E quel bambino lì seduto, ragazzo di strada, costretto a vagabondare qua e là; o quella vecchietta piena di acciacchi, ricurva sul suo bastone, il volto scarnificato dalla malattia che la consumava piano piano. Che coraggio, o meglio che sfrontatezza ha questo Gesù che si permette di dire:"Beati voi, poveri!".

Incontro a Salvador




E' da un po' di tempo che non dò mie notizie. Gennaio è stato un mese tranquillo. Interessante è stato l'incontro a Salvador dei missionari italiani che lavorano in Brasile. Eravamo un centinaio circa, una piccola parte dei preti, suore e laici cge lavorano in Brasile. E' stato un incontro ricco di contenuti e stimolante per il nostro cammino. Abbiamo rinnovato il mostro impegno a servizio degli impoveriti e di una chiesa brasiliana che continua la sua fedeiltà al vangelo con i poveri e le comunità ecclesiali di base.