giovedì 15 luglio 2010

Comunità Ecclesiali di Base 2



Oggi noi ci dividiamo e, due a due, entreremo nelle case per visitare le persone, ascoltare le loro gioie e le loro preoccupazioni e dare, se necessario, una parola di conforto. Questa sera poi ogni comunità si riunirà per celebrare la Parola e alimentare tra i propri membri una spiritualità di attenzione verso la vita di tutti gli esseri viventi e del pianeta Terra. In una casa o in una cappella, venti o trenta persone o forse meno, nutrendosi della Buona Notizia di Gesù e con gli occhi rivolti alla vita, diventano testimoni di gesti e atteggiamenti di rispetto, di venerazione, di dolcezza, di cooperazione solidaria; gesti che promuovono l’inclusione di tutti e di tutto nel mistero della vita.



Questo gruppo, anche se piccolo è la cellula fondamentale della chiesa, senza di essa la nostra chiesa rischia di essere una struttura senza anima o un’insieme di individui che procurano solo servizi religiosi, sdebitandosi con una semplice offerta in denaro. In una società in cui la logica di mercato corrode le relazioni umane, trasformandole in competizione sfrenata e in ricerca individualista dei propri interessi, queste cellule di fede, creando relazioni di amicizia e solidarietà, stanno costruendo quel tessuto sociale basilare che è l’anima del vivere umano. Cresce così quella solidarietà tra vicini, che garantisce l’attenzione verso i bambini, gli anziani e gli ammalati. Si fa presente quell’accoglienza pastorale verso migranti e lavoratori, che offre a essi il calore umano di ‘sentirsi in casa’ e la possibilità di organizzarsi autonomamente, quando imprese e poteri pubblici vedono in loro solo mano d’opera a basso costo. Queste relazioni di reciprocità, che sorgono nelle campagne, nei quartieri e nelle favelas, sviluppano la solidarietà che è la forza dei piccoli e dei poveri; e ci permettono di dire che “gente semplice, facendo cose piccole, in luoghi poco importanti, realizzano cambiamenti straordinari e trasformano una società individualista ed egocentrica, in una società solidaria e comunitaria”.

1 commento:

  1. Ciao Felice!
    Il tuo blog arriva a noi come il sale sulla Terra!
    Le notizie che arrivano a noi ogni giorno, attraverso la tv e i giornali, raccontano solamente fatti di criminalità e corruzione, specialmente adesso, in questo particolare momento politico che stiamo vivendo in Italia.
    Le tue notizie, tuttavia, riportano fiducia, cioè fede. Fiducia nel fatto che donare parte del proprio tempo agli altri non fa altro che rafforzare la nostra fiducia, la nostra fede.
    Ogni giorno, intorno a me, vedo tante piccole azioni che creano solidarietà ed amore. Vedo i figli che si dedicano con pazienza ai loro anziani genitori, per non lasciarli soli e regalare loro un po' di serenità. Vedo tanti genitori che educano con tanto amore i loro figli, nella speranza che possano avere fiducia nel domani. Vedo gli educatori dei boy scout di mio figlio, che con tenacia e forte convinzione trasmettono ai giovani i più importanti valori della vita.
    A tutte queste persone io sono grata, perchè testimoniano quanto amore c'è intorno a noi. Non è vero che ci sono solo madri che uccidono i figli, o insegnanti che che non fanno il loro dovere, o politici corrotti. Io sono convinta che, per ogni notizia negativa che ci bombarda ogni giorno in tv o sui giornali, c'è un'azione positiva, in qualche parte del modo, che neutralizza quella negativa.
    Ma le notizie positive non fanno rumore.
    Laurarinoenrico

    RispondiElimina