giovedì 23 dicembre 2010

Feliz Natal



E' NATALE! Nasce un Bambino. E' Figlio dell'umanità. Dio con noi. Principe di Pace.
Egli innonda con la sua grazia il mondo intero. E con il suo sorriso fa sì che:
i tuoi pensieri siano ricolmi del sogno di Dio,

i tuoi occhi siano aperti alle sofferenze della gente,

il tuo cuore ricolmo di amore,

le tue mani aperte per donare,

i tuoi piedi ben fermi nel cammino di pace.

BUON NATALE!

venerdì 26 novembre 2010

Novembre

Novembre è stato un mese molto intenso: la visita con i vescovi ai cantieri della trasposizione del Rio Sao rancisco;due giorni di incontri e festa con i giovani della Pastorale giovanile della diocesi e una visita di tre giorni a Salvador di Bahia.











E questa è Salvador : una metropoli sull'Oceano piena di vita e di colori.
















Una visita tutta speciale




E' stata una visita tutta speciale quella svoltasi in questi giorni ai grandi lavori della trasposizione del Rio Sao Francisco. Una quindicina di Vescovi hanno visitato i cantieri di questo enorme lavoro e ascoltato la gente.

venerdì 22 ottobre 2010

Processione sul fiume






E' festa del patrono S. Francesco nella parrocchia di Petrolandia. Dove una ventina di anni fa sorgeva la vecchia parrocchia ora vi è una grande distesa d'acqua, un immenso lago artificiale realizzato per produrre energia elettrica. In mezzo a questa distesa d'acqua si erge la vecchia chiesa, come per ricordare che lì sotto dorme la vecchia città.Ogni anno, durante la festa del patrono viene realizzata una processione in barca con la statua di S. Francesco.
Anche noi vi abbiamo partecipato.

venerdì 1 ottobre 2010

Festa degli Anziani




Oggi 1 di ottobre celebriamo la festa degli "Anziani". In mattinata si fa festa in piazza...

giovedì 30 settembre 2010

Si va al voto


Siamo all'ultimisso giorno di propaganda elettorale. Le strade risuonano di inviti e propagande. Si vota per la presidenza della repubblica e i governatori. La candidata proposta da Lula, il presidente uscente, ha tutte le possibilità di vincere.

lunedì 16 agosto 2010

Vita d'asino

PREGHIERA DEGLI ASINI


Dacci, Signore, di mantenere i piedi sulla terra,
e le orecchie drizzate verso il cielo,
per non perdere nulla della tua Parola.
Dacci, Signore, una schiena coraggiosa,
per sopportare gli esseri umani più insopportabili.
Dacci, Signore, di camminare diritti,
disprezzando le carezze adulatorie
e schivando le frustate.
Dacci, Signore, di essere sordi alle ingiurie, all’ingratitudine,
è la sola sordità cui aspiriamo.
Non ti chiediamo di evitare tutte le sciocchezze,
perché un asino farà sempre delle asinerie…
Dacci semplicemente, Signore, di non disperare mai
della tua misericordia così gratuita
per quegli asini così disgraziati che siamo,
a quanto dicono quei poveri esseri umani,
i quali però non hanno capito nulla
né degli asini, né di Te,
che sei fuggito in Egitto con uno dei nostri fratelli,
e che hai fatto il tuo ingresso profetico
a Gerusalemme,
sulla schiena di uno di noi.

mercoledì 28 luglio 2010

Pace



“E’ necessaria la collaborazione di tutti, per eliminare dal mondo l’oppressione.
Per costruire la vita nuova abbiamo bisogno di molto amore.
La felicità abita a nostro lato e chi non è sciocco può vedere la Pace sulla terra.
(Beto Guedes – Ronaldo Bastos)

giovedì 15 luglio 2010

Comunità Ecclesiali di Base 2



Oggi noi ci dividiamo e, due a due, entreremo nelle case per visitare le persone, ascoltare le loro gioie e le loro preoccupazioni e dare, se necessario, una parola di conforto. Questa sera poi ogni comunità si riunirà per celebrare la Parola e alimentare tra i propri membri una spiritualità di attenzione verso la vita di tutti gli esseri viventi e del pianeta Terra. In una casa o in una cappella, venti o trenta persone o forse meno, nutrendosi della Buona Notizia di Gesù e con gli occhi rivolti alla vita, diventano testimoni di gesti e atteggiamenti di rispetto, di venerazione, di dolcezza, di cooperazione solidaria; gesti che promuovono l’inclusione di tutti e di tutto nel mistero della vita.



Questo gruppo, anche se piccolo è la cellula fondamentale della chiesa, senza di essa la nostra chiesa rischia di essere una struttura senza anima o un’insieme di individui che procurano solo servizi religiosi, sdebitandosi con una semplice offerta in denaro. In una società in cui la logica di mercato corrode le relazioni umane, trasformandole in competizione sfrenata e in ricerca individualista dei propri interessi, queste cellule di fede, creando relazioni di amicizia e solidarietà, stanno costruendo quel tessuto sociale basilare che è l’anima del vivere umano. Cresce così quella solidarietà tra vicini, che garantisce l’attenzione verso i bambini, gli anziani e gli ammalati. Si fa presente quell’accoglienza pastorale verso migranti e lavoratori, che offre a essi il calore umano di ‘sentirsi in casa’ e la possibilità di organizzarsi autonomamente, quando imprese e poteri pubblici vedono in loro solo mano d’opera a basso costo. Queste relazioni di reciprocità, che sorgono nelle campagne, nei quartieri e nelle favelas, sviluppano la solidarietà che è la forza dei piccoli e dei poveri; e ci permettono di dire che “gente semplice, facendo cose piccole, in luoghi poco importanti, realizzano cambiamenti straordinari e trasformano una società individualista ed egocentrica, in una società solidaria e comunitaria”.

mercoledì 14 luglio 2010

Comunità Ecclesiali di Base 1




Si parte! Sono le sei del mattino, un sole splendido sta sorgendo all’orizzonte e noi ci mettiamo in cammino per visitare una decina di comunità di base presenti nella nostra parrocchia. Siamo una decina di persone: tre preti, tre suore e quattro laici, papà e mamme di famiglia, che per alcuni giorni cammineremo su strade polverose e stretti sentieri. Siamo missionari in cammino per visitare famiglie, incoraggiare lideres e animare le piccole comunità cristiane sparse in questo vasto territorio. Nei giorni scorsi abbiamo riflettuto sull’importanza e sul valore di queste comunità cristiane che chiamiamo CEBs. Già nel 1982 in un documento ufficiale della chiesa brasiliana si affermava: “Le Comunità Ecclesiali di Base costituiscono nel nostro paese uno dei tratti più dinamici della vita della Chiesa”; e oggi nuovamente, dopo quasi trent’anni, i vescovi nel loro messaggio al Popolo di Dio riaffermano che le CEBs sono “un segno della vitalità della Chiesa”.

mercoledì 30 giugno 2010

Le danzatrici



Ecco le più belle. Ti invito alla festa di Sao Joao

Feste di Giunho





Oggi termina il mese di Giugno. Un mese di feste tradizionali e popolari. Giugno, se le piogge sono state buone, è il mese dei raccolti...fagiolo, granoturco riso...Per questo nei vari bairros si fa festa. Alla sera ci si riunisce e i giovani danzano la quadriglia. Vi mando qualche immagine di questa danza.

venerdì 11 giugno 2010

A cena con molti bimbi



Ogni giorno un piatto di zuppa

per 400 bimbi!











Una piccola risposta alla fame e povertà di questa gente.
Buon appetito!








domenica 16 maggio 2010

Prete oggi


E' notte fonda. Oggi ho partecipato ad un evento eccezzionale. Una grande chiesa tutta piena di uomini. Sono i gruppi degli "uomini del rosario" che si sono dati appuntamento nel santuario mariano diocesano. Sono gruppi di uomini che ogni settimana si riuniscono per recitare il rosario.


E con questa immagine negli occhi voglio continuare la mia riflessione sul "prete oggi".

Siamo consacrati per essere uomini del Risorto!
Ciò che mantiene viva la nostra vocazione sacerdotale è il fatto di stare con la gente e le comunità cristiane nei crocevia della vita. Quante volte siamo chiamati a collocare nei bimbi la “prima veste” quella del battesimo! Quante volte siamo chiamati dalle persone che indossano l’”ultimo vestito” quando ragionamenti e sicurezze, soldi e prestigio abbandonano la loro barca! In quanti momenti abbiamo detto “tanti auguri” agli sposi novelli o “alzati e cammina “ agli ammalati, o “pace e bene” agli afflitti e il perdono ai peccatori! In questi spazi di vita tocchiamo con mano il Risorto, rivestito con la sua gloria e le sue piaghe, che sono pure le nostre.

Siamo consacrati per essere testimoni di sobrietà!
Il sacerdote è chiamato a una vita di spogliazione. Uno spogliarsi che significa liberarsi di privilegi e spargere al vento desideri, saperi e oggetti che creano dipendenze. Il distacco e l’ascesi sono fondamentali per la costruzione di una vita libera e integrale. Essi ci allertano e ci liberano dai desideri artificiali, creati da un’industria che guadagna facendo leva sull’ansietà consumistica che continuamente promuove. Il distacco come impegno nel liberarsi del non-necessario perché tutti possano usufruire del necessario ha una funzione sociale che destabilizza il sistema e promuove fraternità. I doni, siano essi saperi, beni materiali o doni spirituali, non sono proprietà di quelli che li possiedono, ma di coloro che ne hanno necessità.
Nell’essere solidario, sobrio e compassionevole il sacerdote si fa compagno di strada di un popolo che porta sulle spalle carichi pesanti ed è vicino a tutti quelli che cercano un senso alla loro vita. Egli va incontro alle persone, cerca di assumere i loro linguaggi e i loro costumi; si adatta senza essere adattato. L’apostolo Paolo, il missionario senza frontiere, ci dà la misura certa: “Non conformatevi a questo mondo, ma trasformatevi, rinnovando la vostra mente, così da poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, gradevole e perfetto” (Rm 12,2). Nei crocevia della vita, nell’impegno e nella contemplazione, nei colloqui a notte fonda e nella preghiera, di mano data con la gente, con i colleghi con i nostri pastori, cresce la nostra esperienza di fede.

venerdì 14 maggio 2010

Prete oggi

E’con molta gioia che apprendo la notizia della tua ordinazione sacerdotale, carissimo diacono della chiesa italiana. E assieme a te molti altri giovani in questi giorni saranno ordinati sacerdoti. E da questa lontana terra di poveri mi sento vicino a te, ti accompagno con il pensiero e ti vedo salire trepidante l’altare del Signore. Mentre tu, assieme ai tuoi compagni, sali quei gradini, penso come dovrebbe essere oggi un sacerdote, e lo penso camminando e percorrendo questa terra secca e polverosa del Nordest Brasiliano, tra comunità povere e chiese fatte di poveri.
Siamo consacrati per essere uomini dal cuore rivolto ai miseri
In questa storia attuale, fatta di grandi cambiamenti, e che richiede da noi presbiteri una immensa creatività pastorale, è fondamentale riappropriarsi di quell’aspetto che da sempre distingue i discepoli e le discepole di Gesù Cristo: l’attenzione profonda ai crocifissi della terra, qualsiasi nome venga loro dato: poveri, esclusi, marginalizzati…In un mondo segnato dall’orizzonte di un guadagno senza limiti, da un individualismo profondo, da una religione che diviene grande affare commerciale e palco di futili apparenze, è la preoccupazione per la vita minacciata, crocifissa e distrutta che caratterizza il DNA dei seguaci di Gesù. I vescovi dell’America Latina hanno avuto il coraggio di affermare: “Tutto ciò che ha relazione con Cristo, ha relazione con i poveri, e tutto ciò che ha relazione con i poveri dice legame profondo con Gesù Cristo” (Documento di Aparecida n.393).




venerdì 16 aprile 2010

Festa della pace





Domenica 11 aprile. festa per i dieci anni, tanto è il tempo che dura un accordo di pace effettuato dieci anni fa tra quattro famiglie che si ammazzzavano a vicenda. Più di trecento persone sono state uccise in sette anni. tanto era il tempo dello scontro e del conflitto. Oggi è dieci anni che quel trattato è in vigore e viene rispettato. Così abbiamo celebrato una grande festa di ringraziamento al Signore e la volontà da
parte di tutti di continuare il cammino di pace e di rispetto vicendevole!
Il vescovo, dom Adriano, era con noi.